“Il pomodoro è nativo della zona dell’America centrale, del Sudamerica e della parte meridionale dell’America Settentrionale.”
“Tutte le parti verdi della pianta sono tossiche, in quanto contengono solanina, un glicoalcaloide steroidale che non viene eliminato nemmeno per mezzo dei normali processi di cottura; per tale motivo, il fusto e le foglie non vengono utilizzati a scopo alimentare.”
“Il frutto maturo è ricco di principi nutritivi seppure a basso contenuto calorico, ed è comunemente utilizzato a scopi alimentari, in insalata o come ingrediente nella preparazione di salse e piatti cotti, come la pizza. Il succo o il centrifugato di pomodoro, assunti come bevanda rendono disponibile all’organismo una quantità significativa di licopene, un antiossidante che si ritiene possa svolgere una certa funzione protettiva rispetto al rischio di tumori alla prostata.”
[Fonte: Wiki]
Famiglia: Solanaceae
Genere: Solanum
Specie: S. lycopersicum
Esistono moltissime varietà di pomodoro tra cui scegliere dividiamo intanto per le dimensioni del frutto e per impiego del prodotto :
– piccole dimensioni:
pomodorini ciliegia,
pomodorini di Pachino,
pomoodorini Piccadily
– medie dimensioni: per insalate e salse,
– grandi dimensioni: da affettare per frittura o bbq .
Scegliete la varietà che più amate, potete anche preparare colture miste di due o più varietà di pomodori. Ricordare però che necessitano di spazio (vaso) sufficiente per accrescersi e per assorbire nutrimenti. Se lo spazio a vostra disposizione è limitato potete scegliere le varietà nane appositamente studiate per la coltivazione in vasi e piccoli terreni.Se siete cultori del passato potete coltivare le varietà antiche di pomodoro, difficili da trovare in commercio, acquistando i semi da siti specializzati come Sementi Indipendenti.
La coltivazione del pomodoro può dare grandi gioie e non richiede grande impegno di tempo o mezzi, ne esperienza eccessiva nella coltivazione di un orto. Solo un po di amore e un adeguato luogo.
- Semina
La semina del pomodoro richiede un po’ di esperienza, se siete alle prime armi prediligete la scelta di piantine già pronte per il rinvaso. Scegliete la varietà F1, la migliore presente in commercio e scegliete pomodori non troppo delicati e che richiedono poche attenzioni per la crescita, questo vi faciliterà la cura nei mesi successivi.
Prendete le vaschette apposite per la semina: e disponete il terriccio all’interno, seminate i pomodori posizionando 2-3 semini per incavo, non occorre ricoprire con troppo terriccio, una leggera spolverata, che mantenga costante l’umidità necessaria per far germinare il seme.
Innaffiate con acqua di fonte o di rubinetto con poco cloro, controllate che non sia passata dentro l’addolcitore a sali o a resine, altrimenti altererete le funzioni delle membrane del seme e delle future piantine.
Se non riuscite a reperire le casette apposite per la semina potete utilizzare le confezioni delle uova, in plastica o cartone. Le dimensioni e la forma li rende adatte a questo scopo, possono essere utilizzate come quelle specifiche per la semina, forate leggermente con la punta di uno spiedino il fondo, ciò eviterà i ristagni di acqua durante le annaffiature successive.
Vi consiglio di disporre sotto ogni casettina una vaschetta per evitare che l’acqua durante l’annaffiatura fuoriesca bagnando ovunque (per la gioia dei vicini che hanno il bucato steso).
Una volta messi a dimora i semi, occorre annaffiare delicatamente il terriccio e tenerlo per i primi tempi umido, se il terriccio si secca troppo indurendo si rischia che il seme non abbia la forza di attecchire e produrre quindi le radichette. Eventualmente coprite i contenitori con appositi coperchi per mantenere costante l’umidità o disponete del cellofan rialzato.
Posizionate i semi in un luogo soleggiato o se ancora siamo ad inizio primavera in una serra appositamente riscaldata per evitare le escursioni termine fra giorno e notte.
I semi germineranno in pochi giorni se la temperatura è costante e in breve avrete delle piantine di alcuni cm. Lasciate crescere le piantine nelle vaschette per la semina fino a che non raggiungano almeno i 5 cm di altezza meglio 8-10 cm e 4-6 foglie.
Solo allora potranno resistere allo stress del rinvaso e continuare la crescita.
Per coltivare i pomodori occorrono dei vasi capienti sia essi circolari o rettangolari, l’importante che siano alti abbastanza a permettere lo sviluppo dell’apparato radicale della pianta.
- I vasi
Scegliete vasi capienti e resistenti potete scegliere la forma che preferite in base allo spazio sul vostro balcone/ terrazzo:
– circolari occorre che abbiano un diametro di 30 cm e altezza 40cm dove mettere a dimora una pianta
– balconiera rettangolare lunga almeno 1 mt e alta 50 cm, dove posizionare anche due o tre piante distanziate di almeno 12 -15 cm l’una dall’altra.
Riempite il fondo dei vasi con uno sottile strato di argilla per evitare i ristagni e successivamente con comune terriccio universale maturo o terriccio per orto maturo con pH da 5,5 a 6.8, ricco di fertilizzante organico o compost nel terreno, potete aggiungerlo sotto forma granulare, liquido o tramite composti da mescolare al terreno.
E’ importante che il terriccio sia maturo altrimenti non contiene le sostanze organiche adeguate allo sviluppo della pianta, ed in breve questo si impoverirà.
- Re-invaso:
Il re- invaso deve avvenire solitamente durante il mese di maggio, quando la temperatura esterna è costate e non vi è più pericolo di gelate; togliete la piantina di pomodoro dal vasetto di plastica o cartone dove si è accresciuto, eliminate parte del terriccio esausto in cui è cresciuto e se occorre anche la parte terminale delle radici, ciò aumenterà la proliferazione delle nuove radici subito dopo l’impianto.
Fate un buco nel centro abbastanza profondo da far entrare tutte le radici e parte dello stelo, posizionate un’unica pianta di pomodoro per buco, non preoccupatevi se il pomodoro non è perfettamente dritto, in breve si raddrizzerà da solo; compattate il terreno con la punta delle dita e lasciate 2-3 cm dal bordo superiore del vaso, per evitare che durante l’annaffiatura l’acqua fuoriesca.
Le piante devono essere ben distanziate tra loro per evitare di farsi ombra con i rami e devono avere lo spazio necessario per crescere. Posizionate accanto alle piccole piantine di pomodoro: bacchette di sostegno di bambù o legno o gabbia da pomodoro in plastica o altro materiale naturale, occorre procedere a questo lavoro quando la pianta è piccola per evitare di rompere i rami man mano che essa si accresce, legate i rami verso alto con legacci appositi o con la juta.
Eliminate le prime foglie dello stelo troppo vicine alla terra, durante l’annaffiatura queste si potrebbero bagnare con il rischio di marcire, e le parti femminili della pianta che toglieranno risorse allo sviluppo del pomodoro.
Posizionate un sottovaso per evitare la fuoriuscita dell’acqua in eccesso, ma evitate che in esso vi ristagni acqua per troppo tempo.
- Accrescimento e irrigazione
Le piantine di pomodoro messe a dimora nei vasihanno bisogno di 8 ore di sole al giorno, a temperature tra i 18 e i 29 gradi, a riparo dal vento troppo forte e dalla pioggia battente, per evitare che si rovinino le giovani foglie.
Le annaffiature vanno effettuate durante le prime ore del giorno o le ultime, quando il sole non è troppo intenso;
Il terreno non deve seccare troppo prima di eseguire una nuova irrigazione, evitate di bagnare le foglie e il tronco rischiando di avere una proliferazione di funghi e che la pianta possa marcire. Se le giornate sono state molto calde annaffiate anche due volte al giorno, evitando però i ristagni di acqua in fondo al vaso che possono far marcire la pianta.
Utilizzate le foglie della pianta come indicatore per valutare se state innaffiando correttamente e nelle giuste quantità: dritte e di colore verde brillante se la quantità di acqua è adeguata viceversa se esse si presentano raggrinzite o arricciate occorre procedere ad una nuova innaffiatura.
Le piantine si accresceranno rapidamente, posizionate una o più bacchette centrali e legate al ramo più grosso o più alto, posizionate delle bacchette secondarie per legare i rami che portano i fiori, che presto si trasformeranno in piccoli pomodori. Legate con canapa o juta senza però stringere troppo i legacci, altrimenti rischiate di tagliare il ramo della pianta.
Spuntate la pianta delle eccessive foglie e se la sua altezza è eccessiva, ricordatevi che questa pianta poi dovrà portare a maturazione i frutti cioè i pomodori e deve avere il sostegno adeguato.
Circa 50-60 giorni dopo il re-invaso noterete la comparsa dei primi fiori, da cui nasceranno i pomodori in piccoli grappoli. I fiori si seccheranno rapidamente e compariranno i piccoli pomodorini di un colore verde acceso. Il pomodoro se ben annaffiato, almeno un paio di volte la settimana per evitare che la terra secchi troppo ed posizionato in un luogo soleggiato si accrescerà velocemente.
In base alla varietà del pomodoro scelto questi si ingrosseranno fino alle dimensioni previste e giungeranno a maturazione, cambiando colore.
- Sinergia
Il pomodoro adora vivere con il basilico, l’aneto e la menta.
- Raccolta
Una volta che i frutti sono arrivati a maturazione, quindi di un bel rosso intenso, potete recidere il pedicello che tiene il grappolo attaccato e disporli in cestini. Lavateli e serviteli in tavola come preferite.
Se la raccolta dei pomodori è molto ravvicinata metteteli in frigorifero per evitare che la maturazione vada avanti troppo velocemente anche una volta staccati dalla pianta.
- Fertilizzanti
Controllate che alla pianta non manchi acqua ed eventualmente Sali minerali, potete usare degli integratori specifici per piante da orto, in commercio potete trovare: stick pronti all’uso da inserire nel terreno vicino alle radici o da dosare nell’acqua per le annaffiature. Ogni pianta può essere soggetta a numerose carenza sta a voi determinare quale presenta e sopperire ad essa, comunque i fertilizzanti unici specifici vi faciliteranno questo compito.
- Insetticidi e trattamenti
Come tutte le piante anche i pomodori sono soggetti ad infestazioni di piccoli insetti più o meno dannosi per la sopravvivenza della pianta e per la maturazione del frutto.
Utilizzate con parsimonia i prodotti chimici perché fare l’orto in casa significa anche il rispetto della materia prima, che poi noi andremo a servire e a consumare sulla nostra tavola.
Un valido aiuto è il piretro, insetticida a largo spettro non selettivo e completamente biodegradabile, in quanto esso è termolabile, cioè si degrada a contatto con la luce del sole. Si trova in commercio in tutti i negozi per le piante e l’agricoltura, sulla confezione viene riportato il dosaggio di liquido da sciogliere per litro di acqua e la tipologia di nebulizzazione da effettuare sulla pianta.
Una volta somministrato qualunque insetticida aspettate comunque 3-4 giorni prima di consumare i frutti della pianta.
Una volta che la pianta ha dato tutti i suoi frutti può essere recisa. Potete riutilizzare la terra per piantare delle seconde colture dopo un apposito incremento di NKP tramite fertilizzanti liquidi o in compresse da inserire nel terreno.
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