La crema di fave al finocchietto è una calda coccola dal sapore tutto Siciliano! Con i primi freddi non possono mancare sulle nostre tavole delle deliziose e calde ricette: come creme, zuppe e vellutate.
Ho preparato questa ricetta pensando alla mia terra e ai suoi sapori ripensando ai legumi che compongono la base dell’alimentazione isolana, dove non possono mancare, insieme alle fave abbiamo: lenticchie, ceci e fagioli, inoltre le meno note cicerchie e gli storici lupini.
Preparo abitualmente le fave secche solitamente le uso per cucinare il famoso piatto di Macco di Fave Palermitano ma anche per minestroni e zuppe meno impegnative e ricette meno famose come questa; altrimenti quando è stagione le consumo spesso fresche mangiate appena raccolte con salame o pecorino e un buon tozzo di pane.
Ho scelto di postarvi questa ricetta per l’uscita dell’ Al Km 0 di questa settimana:
“Grandi piatti di legumi e cereali”
Nonostante i legumi siano da sempre nell’alimentazione italiana in pochi sanno quante varietà ci sono in commercio, come cucinarle e in quanti modi diversi è possibile prepararle.
Eppure per tantissimi anni i legumi in genere sono stati la base dell’alimentazione contadina, quando la carne scarseggiava o era impossibile economicamente servirla in tavola.
Un piccolo elenco di legumi siciliani scovato sul web:
- Cicerchia di Aidone
- Fagiolo Badda di Polizzi
- Fagiolo Cosaruciaru di Scicli
- Fava Cottoia di Modica
- Fava Larga di Leonforte (presido Slow Food)
- Lenticchia di Ustica
- Lenticchia di Villalba
- Lenticchia nera di Leonforte (presido Slow Food)
Se non conoscete questi prodotti, vi consiglio di fare un viaggio nella mia meravigliosa Isola alla scoperta della gastronomia popolare, quella che non viene servita nei ristoranti in riva al mare, ma nelle piccole osterie tra le viuzze dei piccoli borghi.
Tutti questi legumi si aggiungono ad un numero infinito di altri legumi prodotti in tutta la nostra Italia eppure spesso poco conosciuti! Che rendono la nostra terra un grande calderone di ricette idee e profumi indescrivibile in poche righe!
So che il tempo per la cottura dei legumi è lungo ed è più semplice acquistarli in scatola già pronti nei supermercati ma vi consiglio di armarvi di pazienza e preparali in casa, ne gioverà il vostro portafoglio, la vostra salute e sicuramente anche il vostro palato. Ricordatevi se usate legumi secchi con bucci ai di metterli in ammollo un giorno prima e farli cuocere senza sale a fiamma bassa, aiutandovi sebbene non sia la mia tipologia di cottura preferita con la pentola a pressione se l’avete!
Ingredienti per 4 persone
300g di fave secche spaccate
cipolla bionda media
2 cucchiai di finocchietto selvatico
brodo vegetale
olio evo
sale marino iodato fine
crostini di pane raffermo
Tempo di preparazione 40 minuti
Preparare la Crema di Fave al Finocchietto
Lavate le fave sotto l’acqua corrente per rimuovere eventuali impurità, scolatele e tenetele da parte.
Pelate e lavate la cipolla, lavate il finocchietto e rimuovete la parte dura, tritatelo finemente al coltello.
Preparate il brodo vegetale nel modo classico (sedano, carota, cipolla, acqua e sale) o utilizzate quello istantaneo se vostra abitudine.
In una pentola capiente dal fondo spesso versate 4 cucchiai di olio evo e lasciate rosolare la cipolla tritata finemente, aggiungete il finocchietto e lasciate insaporire, unite il brodo vegetale e portate a bollore. Versate ora le fave sgocciolate e lasciatele cuocere a fiamma bassa con il coperchio fino renderle tenere, se necessario aggiungete ancora brodo caldo.
A fine cottura regolate di sale fine e frullatele con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema uniforme naturalmente se amate le ricette rustiche e non vi da fastidio la consistenza grumosa potete evitare questo passaggio o se preferite potete usare un passa verdure vecchio stile a manovella.
Servite infine la Crema di Fave al Finocchietto in tavola in fondine di terracotta rustiche insaporendo con olio evo a crudo e finocchietto tritato finemente aggiungendo crostini a piacere. Se lo gradite potete aggiungere anche una spolverata di pepato stagionato
Naturalmente se volete scoprire le nostre ricette per questa uscita, andate a visitare i blog qui sotto, scoprirete un mondo tutto nuovo per cucinare i legumi e i cereali:
Carla: Vellutata di ceci alla birra
Laura: Crema di fave al Finocchietto
Paola: Minestra di riso, verza e legumi
Sabrina: Saghe e Fagioli
Simona: Riso integrale con salsiccia di coniglio e tartufo nero d’Alba
Se le nostre ricette vi sono piaciute, ci vediamo tra due giovedi per una nuova uscita della rubrica!
14 commenti
[…] Vellutata di ceci alla birra al profumo di rosmarino Laura: Crema di fave al FinocchiettoPaola: Minestra di riso, verza e legumi Simona: Riso integrale con salsiccia di coniglio e tartufo […]
Hai scritto bene Laura, coccole antiche! Queste zuppe sono sempre deliziose 🙂
Grazie Carla!!! <3
La mia parte sicula non conosce assolutamente ne la farina di questo legume, ne come si cucina, non so se i miei cugini preparino marco di fave, di solito quando vengo in Sicilia è estate per cui si mangiano le granite ?, ma ne ho sempre sentito parlare molto e sarei davvero curiosa di assaggiarlo, da me in Piemonte difficilmente si trova il prodotto fresco che sia veramente fresco, E poi non saprei cucinarlo, verrei molto volentieri Sicilia, tua ospite a cena, anche per assaggiare questo piatto
Ciao Simona, ti invito a cena… siamo più vicine di quanto pensi! A presto LA
Mi lascerei coccolare volentieri da questa straordinaria ricetta!
Meravigliose anche le foto!
Ciao Sabrina, grazie mille <3
Una zuppa dal gusto intenso e ricca di ricordi antichi! Buonissima!!!
Ciao Lea, grazie mille hai perfettamente descritto quello che volevo comunicare! A presto LA
Quei crostini da tuffare li voglio,buon we cara
Ciao Paola, passa per pranzo! A presto LA
Amo alla follia tutti i legumi!!!! e risotti in crema non ne parliamo! Ottima con le fave.. baci e buona domenica :-*
Ciao Claudia, anche io adoro i legumi e ne preparo sempre tantissimi in casa! A presto LA
Qua da noi si fatica a trovare le fave secche, si trovano solo quelle fresche in primavera. Credo di non averle mai mangiate se non fresche