La Pasta alla Paolina è tra i piatti della cucina palermitana povera e casalinga più conosciuto e apprezzato dai siciliani. Le sue origini popolari sono antiche di secoli e sentono l’influenza delle dominazioni straniere. Io stessa non ne conoscevo la storia fin quando, sempre grazie all’Italia nel piatto con l’uscita di Aprile dedicata a
“Un piatto del passato
La cucina povera del passato”
sono andata alla ricerca di informazioni a riguardo.
La Pasta alla Paolina sembra sia nata tra le mura di un antico monastero di Palermo. L’Ordine dei Minimi fondato da San Francesco di Paola, i frati osservavano oltre alle regole di obbedienza, povertà e castità anche quello della “vita quaresimale” cioè l’astenersi dal mangiare: carne, latte, uova e formaggi (qualcosa di simile ad i vegani di oggi).
La storia narra che il frate dell’ordine addetto alla preparazione dei pasti voleva rendere gustoso un piatto semplice e decise di arricchirlo aggiungendo spezie in uso nella cucina siciliana: chiodi di garofano e cannella in polvere, che ritroviamo in tantissimi dolci preparati dai religiosi.
Con il tempo la Pasta alla Paolina ha subito tantissime modifiche e come ogni ricetta popolare: aggiunte e cambiamenti. Un esempio è il formato di pasta impiegato (chi la vuole lunga chi invece la predilige corta) e nel tipo di pomodoro da usare: alcune ricette prevedono l’uso di salsa di pomodoro fatta in casa (qui la mia ricetta di famiglia) altre invece del famoso “strattu” meglio conosciuto in italiano con il nome di concentrato di pomodoro.
A queste ci sono altre varianti con aggiunta di: cipolla, prezzemolo, cavolfiore, sarde fresche, semi di finocchietto e forse la lista degli ingredienti potrebbe essere ancora lunga.
Una cosa però non può essere modificata: la presenza in questa ricetta delle alici salate e delle spezie cannella e chiodi di garofano, che conferiscono a questo piatto di pasta della cucina povera il suo inconfondibile sapore e profumo.
Questa ricetta mi fa’ un po’ sorridere perché mi ricorda oltre la mia infanzia, anche il primo piatto che ho imparato a cucinare nella mia vita la pasta con le alici alla messinese.
Ingredienti per 4 persone
400 g pasta di grano duro (potete scegliere tra: spaghetti, sedani rigati, casarecce, penne rigate)
10 alici sotto sale
2 spicchi d’aglio
foglie di basilico fresco
passata di pomodoro o concentrato di pomodoro
1 cucchiaino di cannella in polvere
2 chiodi di garofano macinati
sale marino iodato fine
olio evo
pangrattato fine
Tempo di preparazione 30 minuti
Preparare la Pasta alla Paolina
Iniziate versando in un pentolino il pangrattato fine e aggiungendo dell’olio, lasciatelo cuocere a fiamma bassa mescolando con un cucchiaio di legno fin chè il composto non ha cambiato colore diventando ambrato. Toglietelo dalla padella e versatelo in un piatto o una scodella cosi la cottura si bloccherà.
Lavate le alici sotto sale sotto l’acqua corrente per rimuovere le lische e la pelle. Asciugatele con carta da cucina tamponando delicatamente.
In una padella capiente dal fondo spesso versate 5 cucchiai di olio evo, l’aglio intero o a pezzi secondo il vostro gusto personale e lasciate che questo prenda colore, aggiungete ora le alici lavate e asciugate e fatele sciogliere nell’olio evo a fiamma bassa fino a formare una crema.
Aggiungete ora la passata di pomodoro o il concentrato di pomodoro sciolto in acqua, le foglie di basilico, la cannella, i chiodi di garofano. Facciamo cuocere il sugo per circa 10 -15 minuti.
Servire la Pasta alla Paolina
Contemporaneamente portate a bollore acqua sufficiente per la cottura della pasta, salatela aspettate che questa riprenda il bollore e cuocete la pasta scelta per il tempo necessario riportato sulla confezione. Scolate la pasta al dente e mescolatela al sugo preparato.
Servite in tavola la pasta alla Paolina con una generosa spolverata di pangrattato tostato.
Scopri le altre ricette regionali andando a visitare:
Valle d’Aosta: Frittata alpina “Fritò de montagne”
Piemonte: Torta Verde con riso e spinaci della nonna
Liguria: Sbira o zuppa di trippa
Lombardia: Minestra Mariconda
Trentino-Alto Adige: Bro Brusà o Zuppa di farina abbrustolita
Veneto: Zuppa di ortiche e aglio ormino
Friuli-Venezia Giulia:
Emilia-Romagna: Le Zavardone
Toscana: La sbroscia, zuppa antica della Versilia
Marche: I frascarelli
Umbria: Passato di fave – Ricetta con fava cottora dell’Amerino
Lazio: L’acquacotta alla viterbese
Abruzzo: La Pizza Scima abruzzese
Molise: Cicoria ricamata
Campania: Cardilli, pomodori e pane
Puglia: Capriata martinese
Basilicata: L’acquasale dei pastori: ricetta povera della cucina lucana
Calabria: Pani cu ‘u salaturi
Sicilia: Pasta alla Paolina
Sardegna: Minestra ‘e Merca
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22 commenti
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Ma pazzesca!! Con cannella e chiodi di garofano, davvero particolare, mi piace!! Un abbraccio
Ciao Claudia, si hai detto bene proprio pazzesca questa ricetta e pensare che è nata cosi tanto tempo fà! Un abbraccio a te e a presto LA
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Abbinamenti sfiziosi! Auguri Laura, un abbraccio 🙂
Un abbraccio a te cara Carla!
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Mi piace molto l’idea della cannella e chiodi di garofano nella pasta, idea che andrò subito a replicare!
Quando la semplicità diventa una ricchezza gastronomica con piatti ricchi di gusto e di storia.
Ciao Sabrina, allora aspetto un tuo parare su questo piatto! A presto LA
Un primo particolare e particolarmente sfizioso.
Quando un ingrediente può fare la differenza! A presto LA
Non conoscevo proprio questo piatto di pasta così particolare con la cannella e i chiodi di garofano. E’ sicuramente un piatto da provare. Buona Pasquetta
Ciao Laura, invece in Sicilia questo piatto è un istituzione! A presto e tanti auguri anche se in ritardo :)!
Sto scoprendo che non sono portata per i piatti complicati preparati con ingredienti raffinati. Prediligo di gran lunga le ricette semplici e piene di gusto come la tua! Questa pasta alla Paolina la proverò molto presto, ho l’acquolina in bocca!
Ciao Marina, neanche io sono da piatti complicati e da prodotti ricercati… quello è il lavoro per chef stellati…!!!! Spero ti piaccia a presto LA
Uno spaghettino semplòice ma molto saporito.
Anchje se in ritardo, tantissimi auguri di Buona Pasqua
Ciao Miria, si è proprio questo quello che stupisce come pochissimi ingredienti redano un piatto unico. Buona Pasqua anche a te
non ne avevo mai sentito parlare e quelle spezie la rende davvero unica questa pasta! bellissima proposta!
Ciao Elena, Grazie mille <3
Proverò a farla, mi incuriosisce molto l’uso di queste spezie con una salsa la pomodoro!!
ciao
elisa
[…] Sicilia: Pasta alla Paolina […]
[…] fritte o della stessa zona troviamo gli Gnocculi cavati conditi con una delle tante varianti del Sugo alla Paolina di cui vi ho già […]