Anche se il nome Riso Nero alla Messinese può far pensare ad un primo piatto. Magari a base di nero di seppia siamo completamente fuori strada, parliamo invece di un golosissimo dolce a base di cioccolato tipico della mia città o meglio della provincia di Messina.
La tradizione parla di un dolce nato per devozione alla Madonna del Tindari, una madonna diversa dal solito per la sua pelle nera (apparentemente cosi attuale ma invece cosi antica).
La Madonna del Tindari è da secoli meta di pellegrinaggio dei fedeli di culto mariano, si narra che fu’ ritrovata in mare dai pescatori. Il santuario a lei dedicato sorge sulla Rocca del Tindari, da cui è possibile ammirare le bellissime Isole Eolie. Sotto la rocca a picco sul mare si trova una lingua di sabbia bianca finissima che ingloba i laghetti di Marinello.
La loro nascita è celata dietro una leggenda: una donna in pellegrinaggio dalla Madonna con la figlia, rimase delusa nel scoprire che la madonna avesse la pelle nera. Affacciatasi alla rocca le cadde la bambina dalle braccia. L’intervento della madonna nera fu provvidenziale, ella fece ritirare le acqua svelando i bellissimi laghetti che salvarono la bambina dalla morte. All’occhio dell’osservatore attento è possibile scorgere nella lingua di terra l’immagine della madonna con la bambina tra le braccia.
Questa lingua di terra è dal 1998 una
riserva naturale orientata
composta da oltre 380 ettari e da 3 (in origine 4) laghi ciascuno con un nome: Lago Marinello (il più grande), Lago Verde e Lago Mergolo, il 4° ormai scomparso era il Lago Porto.
I laghetti di Marinello sono gli ultimi esempi di un habitat ormai in estinzione, chiamato ambiente salmastro costiero (presente sempre nella provincia di Messina nei laghetti di Ganzirri e Faro). Questi laghi che all’apparenza possono risultare pozze malsane invece celano una grande biodiversità e un numero di specie non indifferente, la vita è rigogliosa e attiva.
E’ possibile trovare specie di molluschi, pesci e alghe tipiche della zona, scoperte sono in questi luoghi. Oltre ad una rigogliosa e sempre verde macchia mediterranea di origine più svariata: con dune e ambienti rocciosi a pochi passi uni dagli altri.
Dopo questa parentesi di storia, tradizione e biologia torniamo alla ricetta per preparare il
Riso Nero alla Messinese
che ho scelto per il tema dell’Italia nel piatto del mese di Marzo:
Ho voglia di dolce al cioccolato!!!!!
Questo dolce può essere preparato come una torta da mangiare tagliata a fette o in monoporzioni, io ho scelto questa seconda versione più pratica da gustare senza sporcasi le mani, come se leccarsi le dita dal cioccolato sia un cosi grande sacrificio 🙂 !!!
Ingredienti per 4 persone
Per il Riso Nero alla Messinese
300 g riso originario
400 ml latte fresco intero
200 ml acqua
150 g zucchero bianco semolato
20 g cacao amaro in polvere
70 g cioccolato fondente
scorza d’arancia bio
cannella macinata a piacere
sale marino iodato fine un pizzico
Per la decorazione
canditi
lamelle di mandorle
pistacchi
cannella macinata
Inoltre
Tempo di preparazione 1 ora
Preparare il Riso Nero alla Messinese
Lavate accuratamente l’arancia e con un pelapatate tagliate la buccia, solo la parte arancione.
In una pentola dal fondo pesante versate l’acqua, il latte, la scorza d’arancia e lo zucchero portate a bollore delicato e lasciate andare per qualche minuto. Prelevate un bicchiere di latte caldo e sciogliete il cacao in polvere e la cannella mescolandolo con una forchetta o con una frusta per far si che tutti i grumi si sciolgano.
Rimuovete la scorza d’arancia e versate nella pentola con il liquido caldo il riso, un pizzico di sale, aggiungete il cacao sciolto nel latte e amalgamate il tutto delicatamente proseguite la cottura mescolando di tanto in tanto.
Tritate grossolanamente il cioccolato e una volta raggiunta una consistenza cremosa (quando ormai mancano pochi minuti al termine della cottura) aggiungetelo al riso nero alla messinese e mescolatelo accuratamente per farlo sciogliere completamente nel riso.
Se il riso risulta ancora duro aggiungete poca acqua calda come si fa per un risotto.
Quando avrà raggiunto la consistenza desiderata versatelo in uno stampo a cerniera foderato di carta forno o in stampini per muffin delle dimensioni che preferite con pirottini di carta forno. Livellate il tutto con il retro di un cucchiaio e decorate la superficie a piacere.
Lasciate raffreddare il riso nero alla messinese qualche ora prima di toglierlo dallo stampo e servirlo in tavola.
Cucina Regionale
Sicilia (Messina)
Naturalmente se volete scoprire le ricette regionali non dimenticate di seguirci sul blog dell’Italia nel piatto o cliccate i link qui sotto:
Valle d’Aosta: Strudel al cioccolato
?Piemonte: Baci di dama al Cioccolato
Liguria: budino al cioccolato
Lombardia: La Barbajada, dolce tipico milanese
Trentino-Alto Adige: Torta Sacher
Veneto: Torta Russa al cioccolato
Friuli Venezia Giulia: Torta Rigojanci
Emilia Romagna: Il mandorlato di Modigliana
Toscana: Torta co’ bischeri
Marche: Ciambellone rustico marchigiano
Umbria: Baci perugina fatti in casa
Lazio: Pastarelle al cioccolato
Abruzzo: Mousse abruzzese di ricotta e cioccolato
Molise:Loffe o castagnole agnonesi
Campania: Sciù al cioccolato
Puglia: Pasticciotto al cioccolato
Basilicata: Scorzette di Bernalda
Calabria: Baci di dama alla calabrese
Sicilia: Riso Nero alla Messinese
Sardegna: Sospiri di Ozieri ricoperti al cioccolato e mirto
Italia nel piatto: https://litalianelpiatto.blogspot.com/
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Inoltre prova anche tu a realizzare una ricetta inerente al tema del mese, pubblica una foto sul tuo account IG utilizzando #italianelpiatto_community e tagga @italianelpiatto. Naturalmente la ripubblicheremo con piacere e sarai anche tu protagonista!
38 commenti
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[…] Sicilia – Riso nero alla messinese […]
Una bella storia per un dolcetto delizioso! Ciao Laura un abbraccio 🙂
Ciao Carla, grazie … a presto LA
Che bello scoprire una ricetta nuova e la storia che a essa è legata. Un post che ho letto con vero piacere. Dalle mie parti si prepara un riso del genere ma per farcire la pastiera nel periodo pasquale che è di un buono incredibile, perciò, immagino la bontà di quello che presenti tu oggi.
Ciao Natalia, sai che io la pastiera l’ho sempre mangiata con il grano, mai con il riso… ed è uno dei miei dolci preferiti!!! A presto La
Pur essendo siciliana, non conoscevo questa ricetta.
Ciao Franc, la nostra bella isola è cosi grande e variegata che anche io spesso rimango estasiata nel trovare ricette regionali meno famose, questa invece ricordo ancora quando la mangiai per la prima volta… avrò avuto 12 anni!!!! A presto LA
mi affascinano sempre i racconti che accompagnano le ricette, inoltre grazie di aver descritto il tuo territorio e le bellezze della natura, in Italia abbiamo luoghi favolosi, dovremmo valorizzarli di più! Mi prendo un pirottino d’assaggio, bravissima!
Ciao Elena, la nostra terra è un calderone infinito di bellezza e cultura… che decisamente andrebbe rivalorizzato (che questo possa essere il nostro anno di rinascita in tutti i sensi?)… a presto LA
Un dolce che non conoscevo e che bella la sua storia! Ne rubo due o tre si sa mai che finiscano subito! Baci
Ciao Elena, questo dolce è veramente poco conosciuto, ma molto antico!!! Ne ho nascosti due giusto se dovessi avere un calo glicemico notturno ;)!!!!
Lo conosco e lo adoro ^_^
Bravissima!
🙂 <3 grazie mille!!!! a presto LA
[…] Riso Nero alla Messinese (blog: Profumo di […]
Che dolce interessante, deve essere buonissimo , non lo conoscevo. Invece conosco Tindari e i suoi dintorni, che meraviglia, ci sono posti straordinari in Sicilia! un bacio
Ciao Marina, sono felice che ti sia piaciuta Tindari e la sua magica rupe!!!! A presto LA
Bellissima la storia, e golosissimo il dolce, che anche io non conoscevo affatto!
Un bacio
Ciao Sabrina, grazie io resto sempre affascinata dalle vecchie storie… perchè ci fanno scoprire il nostro bel paese!!! A presto LA
Interessante la storia e il dolce!
da provare!
ciao
elisa
Ciao Elisa, si un dolce fuori dagli standard siciliani direi, ma che merita!!! A presto LA
[…] al cioccolato Basilicata: Scorzette di Bernalda Calabria: Baci di dama alla calabrese Sicilia: Riso Nero alla Messinese Sardegna: Sospiri di Ozieri ricoperti al cioccolato e […]
Che bel racconto e che ricetta golosa e originale! Mi piace assai!
Baci,
Mary
Ciao Mery grazie mille <3 un abbraccio!
Mi ispira tantissimo ????
<3 <3 <3 un abbraccio
Anche a me è piaiuto il tuo racconto. Per non parlare della ricetta! A presto
Ciao Tina, grazie… cerco sempre di promuovere non solo le ricette ma anche la mia terra grazie ai nostri post!!! A presto LA
Questo dolce mi ricorda la mia carissima suocera che, avendo trascorso circa dieci anni della sua vita in provincia di Messina, lo preparava e mi ha insegnato a prepararlo, anche se in una variante leggermente diversa. Gli ingredienti però sono per lo più gli stessi, a parte la buccia di arancia . Lei usava la buccia di limone e il riso lo lasciava bianco. Il cioccolato e la cannella li metteva sopra in abbondanza. Da tanti anni anch’io lo faccio così, ma spesso lo preparo anche con il latte al cacao. La prossima volta metterò la buccia d’arancia. A casa mia sono apprezzate entrambe le versioni. Una cosa è certa però: si mangia per cena, nei piatti da minestra che devono essere pure ben pieni, altro che monoporzioni…e rigorosamente ne deve avanzare un po’ per la colazione del giorno dopo. Lo accompagniamo con della frutta e praticamente è la cena di quella sera.
Tindari la conosco bene. Ci sono andata tante volte, ho fatto anche il bagno giù ai laghetti e una volta ho avuto anche il piacere di assistere ad una rappresentazione classica nel meraviglioso teatro antico affacciato sul mare. Che atmosfera incredibile! E’ un’esperienza meravigliosa che consiglio a tutti.
Un grande abbraccio,
Rosa
Ciao Rosa, grazie mille per aver condiviso con me la tua ricetta e i tuoi ricordi… è bello sapere che la mia terra lascia cosi grandi ricordi nel cuore!!!! A presto LA
Che bella storia e che ricetta originale!
Ciao Chiara, grazie!
Che bello scoprire le ricette della tradizione e quelle regionali. Questa poi ha una storia davvero importante! Grazie!
Grazie mille! A presto
Che bella la storia e che buono il dolce. 😛
Ciao Camilla, si grazie! A presto LA
[…] 1 Riso nero alla messinese […]