Conoscete la ricetta della Frascatura Siciliana? Io no, lo confesso! O meglio fino a pochi giorni fa’ non avevo idea di cosa fosse questa ricetta cosi semplice, ma cosi buona, della cucina popolare, povera e tradizionale siciliana. Grazie alla mia amica F. con cui chiacchiero sempre di tutto, ho scoperto questa ricetta siciliana che preparava sua Nonna C. e che ora prepara la sua mamma.
Una ricetta perfetta per l’uscita di gennaio dell’Italia nel piatto per il tema di apertura di questo nuovo anno
La cucina degli avanzi
Tuttavia cosa c’entra questa la ricetta della Frascatura Siciliana con la cucina degli avanzi? Quante volte vi siete domandati “cosa ci faccio con l’acqua di bollitura del broccolo o delle bietole o dei finocchi?” quel liquido ricco di cosi tante sostanze che sembra quasi un peccato buttarlo nel lavandino per scolare le verdure. Sapete che la pasta con il cavolfiore alla siciliana si fa cuocendo la pasta nella stessa acqua di cottura della verdure?
La Frascatura Siciliana
è la ricetta che ci svela come poter usare l’acqua di cottura delle verdure invernali e creare un piatto delizioso, saporito e molto nutriente con pochissimi ingredienti. Non troverete le indicazioni di peso delle verdure, essendo una ricetta con gli avanzi non segue una legge precisa bensì la quantità che vi avanza dalla preparazione dei broccoli o delle bietole lesse o del minestrone di verdure invernali.
La Frascatura Siciliana è anche conosciuta come la polenta siciliana, e si anche al sud si prepara la polenta, ha una storia molto antica (e sul web ho racimolato un po’ di informazioni spero che esse siano le più autentiche possibili) nasce nell’antica Roma come una polenta di farina di grano duro, di cereali o legumi, veniva preparata come una densa minestra dal nome di puls (polenta) in cui si potevano trovare verdure e carne, fu importata nei territori siciliani dove divenne un piatto popolare e poverissimo. Il nome frascàtula il cui termine deriva dal francese “flasque” significa molle, che si riferisce proprio alla consistenza di questa polentina.
Durante le mie ricerche ho capito che la Frascatura Siciliana più che un unica ricetta può essere definita una preparazione, viene cucinata in tutta l’isola con numerose varianti in base al luogo e alla stagione, troviamo ricette con una sola o con più verdure come: broccoli, cavolfiore, biete e finocchi. E’ la pietanza tipica del paesino di Sperlinga nella provincia di Enna, il comune più alto d’Europa, si avete capito bene e viene anche chiamato l’ombellico della Sicilia per la sua posizione centrale nell’isola.
alcuni nomi e varianti della Frascatura Siciliana:
Troina si chiama piciocia ed è a base di farina di ceci, cicerchie (rumanedda) e cardi,
Enna si chiama paniccia e veniva preparata con grano timilia;
Leonforte viene invece utilizzata una farina derivata dalla “fava larga” tipica di quelle parti. Nicosia il nome è picciotta e si usa una farina di cereali e legumi misti.
Trapani prende il nome di ”frascatuli” ed è una variante del couscous: la semola viene “incocciata”, fino a formare i granelli più grossi di quelli del cuscus tradizionale, e poi cotta con il cavolfiore.
A Modica invece si prepara una polenta con solo farina acqua sale e pepe e qualche pezzetto di formaggio pecorino.
La frascatura siciliana è diffusa anche nell’agrigentino e nel nisseno.
Ingredienti per 4-5 persone
La Frascatura Siciliana
broccoli freschi
bietole o coste
finocchietto (io non l’ho trovato)
300 g semola (o semolino) o farina timillia
peperoncino rosso o pepe nero macinato
sale marino iodato grosso
olio evo
Pane raffermo a fette
Variante della Frascatura Ennese
broccoli freschi
lardo o pancetta
2 spicchi d’aglio italiano
peperoncino rosso
sale marino iodato grosso
olio evo
Inoltre
Tempo di preparazione 40 minuti
Preparare la Frascatura Siciliana
Lavate il broccolo e rimuovete il torsolo più duro e le foglie, dividendolo in cimette più piccole. Lavate le biete e il finocchietto tagliatele a pezzetti e tenete il tutto da parte.
Portate a bollore circa 2.-2.5 lt d’acqua in una pentola capiente salatela e cuocete le verdure per il tempo necessario a renderle tenere, occorreranno circa 15-20 minuti. Ricordate di non mettere il coperchio sulla pentola con le verdure in cottura per non invadere la casa di uno sgradevole odore di broccolo.
Abbassate la fiamma e sempre mescolando aggiungete la semola facendola cadere a pioggia nella pentola con l’acqua in ebollizione cuocete per 10-15 minuti fino ad ottenere una crema della consistenza desiderata.
Servite la Frascatura Siciliana in tavola in capienti fondine accompagnate da fette di pane raffermo precedentemente tostate, un giro di olio evo a crudo e una macinata di pepe nero o peperoncino rosso il tutto accompagnato da un bicchiere di vino rosso siciliano.
Variante della Frascatura Ennese
Lavate il broccolo e mettetelo a cuocere in acqua bollente salata per circa 20 minuti.
Intanto in una padella rosolate l’aglio con il peperoncino, il lardo o la pancetta in olio evo, aggiungete i broccoli lessati e lasciate insaporire il tutto per qualche minuto.
Versate il preparato a base di broccoli rosolati nella pentola di cottura del broccolo con il liquido in ebollizione e successivamente versate a pioggia la semola, mescolate per circa 10-15 minuti fino ad ottenere una consistenza cremosa. Insaporite con pepe nero macinato e olio a crudo
Servite la Frascatura Ennese in tavola in capienti fondine accompagnate da fette di pane raffermo precedentemente tostate e un bicchiere di vino rosso siciliano.
La Frascatura Siciliana Fritta
Se vi avanza Frascatura Siciliana non preoccupatevi non occorre buttarla potete lasciarla raffreddare e tagliarla a fette, una volta solidificata, tagliatela a pezzetti e friggetela in olio caldo per ottenere una deliziosa pietanza.
Inoltre se volete conoscere le ricette delle mie 20 amiche non vi resta che visitare i loro foodblog:
Valle d’Aosta: seuppa de l’ ?no
Piemonte: Baci di Dama
Lombardia: I Mondeghili
Trentino Alto Adige: Scheiterhaufen altoatesino con avanzi
Veneto: La Pinza
Friuli Venezia Giulia: Polenta concia
Liguria: Tian di verdure
Emilia Romagna: La panàda
Toscana: Lesso rifatto o francesina
Marche: Suricitti marchigiani
Umbria: Pancotto
Lazio: Lesso alla Picchiapò
Sardegna: Is Arrubiolus
Abruzzo: Pallotte Cacio e ove
Molise: Pane cotto con i broccoli
Campania: Mozzarella in carrozza
Puglia: Le polpette di pane
Basilicata: Tortino di rape con pane raffermo e peperoni cruschi
Calabria: Pasta con la mollica alla calabrese
Sicilia: La frascatura Siciliana
Potete scoprire le nostre novità anche sul nostro foodblog l’italia nel piatto .
Cucina Regionale
Sicilia
38 commenti
[…] tegamino) Calabria:Pasta con la mollica alla calabrese (blog: Il mondo di rina) Sicilia: La frascatura Siciliana (blog: Profumo di Sicilia) Sardegna: Is Arrubiolus (blog: Dolci Tentazioni […]
[…] Sicilia: La frascatura Siciliana https://www.profumodisicilia.net/201… […]
Assolutamente non la conoscevo… ma è una ricetta pazzesca!!!! Ancora.. buon anno!!!! baciotti :-*
Ciao Claudia, grazie mille e buon anno anche a te! Baci
Sono siciliana ma non conoscevo questa ricetta. Grazie per averla condivisa!
Ciao Franca che piacere averti qui, spero ti piaccia. A presto LA
Sto conoscendo un sacco di ricette con voi. Questa dev’essere buonissima poi io che adoro il broccolo assolutamente da provare. Ciao cara Buon anno!
Ciao Marianna, benvenuta. Grazie tanti auguri anche a te. Spero ti piaccia. A prsto LA
Un piatto davvero molto molto particolare e sicuramente gustoso 🙂
Buon anno LA, che sia spumeggiante come meriti <3
Ciao Zia, grazie mille. un bacioneeee grandissimo a presto LA
ma che bella ricetta! e soprattutto, ma quante belle varianti! questo è il bello della nostra Italia le ricette cambiano al variare della provincia….altro che regione! complimenti!
E si Elena, hai proprio ragione… ogni provincia ha la sua variante… poi quando si parla di ricette tramandate senza nulla di scritto il gioco si complica. A presto LA
Come vicine di casa abbiamo tante ricettein comune. Da me si preparano”i frascatuli”, un piatto che assomiglia alla ricetta di Enna, arricchito con pancetta o bocconcini di maiale. Una bontà unica!
E si cara Barbara le due sponde dello stretto sono più unite che mai! A presto LA
[…] al tegamino) Calabria: Pasta con la mollica alla calabrese (blog: Il mondo di Rina) Sicilia: La Frascatura (blog: Profumo di Sicilia) Sardegna: Is Arrubiolus (blog: Dolci Tentazioni d’autore) […]
Un piatto delizioso! Buon anno bacioni 🙂
Ciao Carla, auguri e buon anno anche a te! A presto e grazie
grazie per avermi fatto conoscere questa ottima ricetta, buon 2018, un abbraccio !
Ciao Chiara, grazie buon anno anche a te! A presto LA
auguri, anche se in ritardo!! bellissima questa ricetta che non conoscevo, anche se sono siciliana!!! la riproduco anch’io e ti faccio sapere. Baci!!
Ciao Mimma, grazie auguri anche a te. Sfortunatamente è una ricetta che sta andando persa e tocca a noi tenerla viva. Spero ti piaccia A presto LA
Ottimo veramente. Dal nord al sud diciamo siamo lontani ma in realtà ogni regione ha la sua frascatura chiamata diversamente con ingredienti diversi ma la base sempre semola o semolino. Da noi in dialetto si chiama “suf” cioe una cosa molle con ingredienti in questo caso il latte o il brodo che essendo un piatto povero veniva fatto con l’allora da Liebig che forse esiste ancora non so….Riempiva la pancia era caldo. Ora lo facciamo anche un pò più consistente con l’aggiunta anche di verdure ma sopra tutto con il formaggio che si scioglie e fila. Preso nota di queste mi piacciono molto anche le verdure usate. Buon proseguimento.
Ciao Edvige è un piacere leggere il tuo commento. Grazie per tutte queste informazioni è un piacere leggere che anche in altri luoghi questo piatto viene comq preparato. Grazie a presto LA
la versione Ennese è particolarmente attraente, slurp ! io la potrei anche trasformare in padana usando la polenta 😉 comunque io ho fatto la tua zuppa marocchina e ci è piaciuta molto ^___^
Ciao Marta, sono felice che ti sia piaciuta e che ti piaccia anche questa ricetta cosi semplice della mia terra. Si potresti ma la polenta se non precotta è molto più lunga da cuocere… A presto LA
Bella in entrambe le versioni e molto gustosa anche l’idea del riciclo fritto.
Buon anno.
Ciao Natalia, se parliamo di riciclo non possiamo tralasciare niente… compresi i rimasugli fritti. A presto LA
Che ricetta interessante!
Buon anno
elisa
Ciao Elisa, Grazie e buon anno anche a te! A presto LA
Pur avendo vissuto con tante sicule, questo piatto non me l’hanno mai cucinato. E’ irresistibile e sembra di una bontà incredibile.
Devo assolutamente farlo La!!!
Grazie per avermelo fatto conoscere
Un abbraccio grande
Antonella
Ciao Antonella, come dicevo anche io non lo conoscevo, è molto antico ma buonissimo… Provalo e fammi sapere che ne pensi. A presto LA
Pensa che qui dalle mie parti le frasatole sono un’altra cosa, sempre preparate con la semola ma tipo cuscus, sempre pietanza antica caduta in disuso.
Ciao Giovanna, non le conosco… ora vado a cercare la ricetta di cui parli sono molto curiosa. A presto LA
Complimenti per la tua ricetta!
Grazie Elisabetta! A presto
sai che non conoscevo questa ricetta grazie per averla condivisa
Ciao, grazie per il commento! A presto LA
grazie per avermi ricordato questo piatto dell infanzia sicula e aver dato qualche variante. (Peccato non poter ritrovare in dialetto una giusta ortografia…diciamo Frascatulì ca fasciola….frascatulli cù brocculù)