Molti anni fà, ormai, sono stata in vacanza con gli amici, nella Sicilia occidentale… tra Trapani e la Valle del Belice… qui girando per i vari paesini ho scoperto, per caso il pane nero di Castelvetrano, amore a prima vista anzi a primo assaggio … Il suo sapore dolce e il profumo inebriante mi hanno letteralmente stregata. Come giovane foodblogger e inesperta sul mio stesso territorio, non conoscevo questo prodotto e per caso trovandomi durante una degustazione dello Slow food ho chiesto informazioni e curiosità all’hostes che con il costume tipico della Valle del Belice proponeva gli assaggi di pane insieme ad un magnifico formaggio di capra di una latteria della zona.
Sono passati tanti anni
e il ricordo di quel magnifico Pane nero di Castelvetrano era sempre li vivo e attivo, un po’ come i sapori che rimangono nella nostra mente da bambini… Di tanto in tanto riuscivo a trovarne qualche pezzetto nel negozio biologico dove mi rifornisco, ma il profumo che quella sera si è radicato nella mia mente non aveva eguali!
Da quando ho iniziato a panificare in casa, con il lievito madre, questa voglia di prepararmi da sola il pane nero di Castelvetrano, era ancora più viva e poi volete mettere il piacere di mangiarlo appena sfornato ancora caldo???
Grazie ai Molini del Ponte oggi è possibile… il loro preparato a base di semole rimacinate di grani duri siciliani miscelate nelle giuste dosi come richiesto dal disciplinare ci permette di preparare in casa il vero pane nero di Castelvetrano e se avete anche un forno a legna il risultato è da vero presidio slow food ;)!!!!
Ingredienti per una pagnotta da circa 800-850g
500g mix per pane di Castelvetrano Molini del Ponte Drago (80% integrale di grano duro siciliano e 20% di tumilia o tumminia)
350g acqua tiepida
100g pasta madre rinfrescata (la sera prima)
1 cucchiaino abbondante di sale marino iodato fine
1 cucchiaino malto d’orzo
semi di sesamo (facoltativi)
Preparare il pane nero di Castelvetrano
Sciogliere il lievito madre nell’acqua tiepida con il malto d’orzo, aggiungete il mix di farine setacciate e iniziate a lavorare energicamente fino ad ottenere un impasto sodo e liscio. Lasciare lievitare sotto pesanti coperte di lana e avvolto in strofinacci di lino puliti fino al raddoppio del volume.
Fate le pieghe a portafoglio e formare al pagnotta della forma desiderata lasciare a lievitare nuovamente fino al raddoppio del volume in un luogo caldo (io uso il forno con la luce accesa) cospargete il Pane nero di Castelvetrano di semi di sesamo se graditi.
Cuocere il pane nero di Castelvetrano
Cuocete a 250°C per 40-45 min o fino a brunitura.
Lasciatelo raffreddare su una gratella il pane nero di Castelvetrano e servitelo tiepido con un goccio d’olio della Valle del Belice.
Cucina Regionale
Sicilia
10 commenti
Che meraviglia solo a vederlo…immagino il gusto…..ne gradirei almeno una fetta!!! ma dovel’hai cotto nel forno a legna??? Bravissima.
Ciao Lilla, grazie mille … no cotto nel forno elettrico di casa… ma appena posso inforno da un amico nel suo forno a legna 😉
A presto LA
Particolarissimo questo pane e chissà che buon sapore rustico ha! hai fatto bene a parlarcene e ci sembra ti sia riuscito benissimo! bacioni
Ciao Ragazze… questo pane è preparato con uno dei grani siciliani più antichi e nasconde tutto il suo sapore dolce e profumato sotto il colore scuro 🙂 favolosooo!!!!! A presto LA
Laura, non avendo la pasta madre , quanto lievito ed acqua dovrei usare ??? grazieeeee
[…] pane che prende il nome della zona di produzione “Il pane nero di Castelvetrano” (quì la ricetta per prepararlo in casa con il lievito madre) ma i nostri produttori ormai al passo con i […]
ciao ma la farina è solo un tipo?oppure quella farina integrale di grano duro e un misto di farine? posso mescolare la integrale con quella di grano duro? ciao grazie
Cao Donatella,
questo è un mix di farine composto dall’ 80% integrale di grano duro e 20% di tumilia o tumminia, una varità di grano siciliano. La Molino del ponte la miscela secondo il disciplinare slow food.
Saluti La
Ciao, ti chiedo un consiglio sull’idratazione dell’impasto. Facendo un impasto con il 70% di acqua secondo ricetta l’impasto viene un po’ troppo molle e poco gestibile in quanto non mantiene la forma ( si appiattisce). Tu impieghi delle forme?
Ciao Claudio, io invece ho trovato questo impasto abbastanza tenace da lavorare, l’ho sempre lasciato lievitare a forma di pagnotta sulla leccarda con carta forno… forse la tua farina tumminia è più umida.. Usi pasta madre solida o li.co.li????
Ti posso consigliare di fare delle pieghe per dare corpo all’impasto e la prossima volta prova a ridurre l’acqua o a usare un cestino … fammi sapere come và!
A presto Laura